Il nuovo marketing deve essere Agile. L’applicazione del metodo Agile con il 6A Marketing Planning Model Tutti parlano di digitalizzazione e innovazione, ma quante aziende sono veramente digitalizzate e innovative? Il cambiamento richiede innanzitutto una rivoluzione di pensiero, prima ancora che a livello pratico. In questa prospettiva, le aziende che riescono ad ottenere successo sono quelle che agiscono senza preconcetti o rigidità. È il momento di agire, non possiamo fermarci. Ecco perché sosteniamo che il nuovo marketing deve essere Agile. Le organizzazioni che risulteranno vincenti saranno quelle capaci di adattarsi ai trend di mercato, mantenendo il focus costante sulla fidelizzazione del cliente e sui feedback. In un mercato in cui i consumatori hanno molte più possibilità di scelta rispetto a prima, gli obiettivi delle imprese sono garantire soddisfazione e produrre valore. Come fare? Devi trasformare il tuo team in un’organizzazione focalizzata sul cliente, capace di mutare rapidamente per capitalizzare rispetto ai bisogni dei consumatori e ai trend di mercato. Questo processo “ad alta velocità” è l’essenza dell’approccio Agile! Cos’è Agile? Agile è un metodo comprovato per la creazione di un ambiente realmente collaborativo, che consente ai team di performare efficientemente, di gestire pesanti carichi di lavoro e di rispondere istantaneamente ai mutevoli bisogni dei consumatori. Crediamo che sia il momento di prendere parte all’Agile Revolution anche nel Marketing. Andiamo più a fondo. Cosa fa Agile? Promuove una pianificazione flessibile Richiede un approccio interattivo al lavoro Enfatizza trasparenza e comunicazione Permette una rapida e flessibile risposta al cambiamento. Qual è il risultato dell’applicazione di Agile? Il processo operativo sfocerà in un’intensificata collaborazione del team e una migliorata produttività personale e di gruppo, con obiettivi di business che girano intorno a quello che veramente conta: il destinatario del tuo lavoro, l’utente o cliente dei beni o servizi che offri. Come adottare il metodo Agile? Per inserire il percorso AGILE in un ambito marketing, abbiamo pensato ad una nuova impostazione di riferimento: il MARKETING DELLE 6A. Vediamo insieme di che si tratta. Il 6A Marketing Planning Model è un modello di pianificazione di marketing all’avanguardia, applicabile da ogni tipo di azienda. Quali sono i fondamenti? Prima di partire, chiediti: “Mi sto ponendo le domande chiave utili per sviluppare il mio business?” È importante che tu rifletta su questo, per dare un senso a ciò che fai. Per costruire un adeguato framework relativo al marketing delle 6A, è importante partire ponendosi una serie di domande chiave, relative ai 6 principi di riferimento. Il marketing delle 6A presuppone 6 Atti che derivano da questa riflessione. Ci sono 6 domande fondamentali che non possono prescindere dalla crescita del tuo business. Analisi: Dove siamo oggi? Ascolto: A chi parliamo? Assunti strategici: Dove vogliamo andare e come? Applicazioni: Come implementiamo la strategia? Azioni: Come effettuiamo una pianificazione accurata? Accertamento: Come controlliamo l’implementazione della strategia? Come sottolineavo prima, gli operatori che ottengono i risultati migliori sono quelli che si pongono dal punto di vista di chi chiede, sono quelli che analizzano le situazioni in maniera costantemente interrogativa, che sono sempre pronti a mettere in discussione il percorso effettuato e quanto precedentemente definito. Insomma, chi opera in modalità Agile si pone costantemente le domande. Approfondiamo le 6A. A1: Analisi Analizzare per molti è una perdita di tempo: preferiscono dedicarsi ai problemi evidenziati e trovare delle soluzioni, senza dedicare la giusta attenzione. Invece, anche nell’ambito Agile, come nell’innovazione veloce, una fase di Analisi adeguata è fondamentale per poter aspirare a soluzioni stabili, a riposte credibili, a nuovi metodi operativi funzionali agli obiettivi che ci si pone. In un processo di pianificazione e programmazione di marketing, il peso dell’analisi dovrebbe rappresentare circa il 25% (o almeno il 20%) del tempo totale di lavoro. A2: Ascolto La capacità di Ascoltare rappresenta la vera frontiera del marketing Agile. L’ascolto viene usato, come concetto, alla stessa stregua delle Risorse Umane: a parole sono “le più importanti”, nella realtà sono spesso trascurate e considerate un puro “mezzo” per raggiungere gli obiettivi. Per l’Ascolto accade qualcosa di molto simile: anche se in tutte le attività formative o nelle discussioni interne ed esterne se ne parla come aspetto cruciale, sono veramente una minoranza le attività e le organizzazioni che hanno una vera e propria struttura di ascolto: dei clienti, dei collaboratori, degli operatori del settore, dei protagonisti del mercato. E questo aspetto, se non modificato a breve, potrà diventare un vero e proprio problema strutturale. La fase di Ascolto si compone di ricerche e studi, cioè: ricerche qualitative ricerche quantitative studi di settore. A3: Assunti strategici Le Assunzioni rappresentano i principi strategici con i quali l’organizzazione intende perseguire la propria visione di sviluppo e in generale di gestione. Gli argomenti chiave delle assunzioni sono: le strategie individuate il modello di business di riferimento, per precisare la corretta value proposition la definizione dei corretti obiettivi strategici. A4: Applicazioni Le Applicazioni nel modello delle 6 A del marketing si identificano con quello che si definisce solitamente il Mix di Marketing. Il marketing mix è un insieme di leve controllabili che possono essere utilizzate individualmente o in modo combinato. Con le 4 quattro P originarie di Philip Kotler si forniscono ancora molte spiegazioni in ambito marketing, ed è certo che senza le loro articolazioni diventa molto improbabile condurre un’attività. Ma ci sono due note da fare: l’evoluzione delle P, che sono diventate 6 con l’aggiunta di Persone e Processi non sono più per forza tutte necessarie nell’ordine solitamente indicato. Il focus di dettaglio dipenderà dagli obiettivi che assumi nel punto precedente, quindi… scegli il tuo mix! A5: Azioni Le Azioni rappresentano la messa in opera delle Applicazioni. Se hai definito uno specifico assortimento di prodotto, poi devi approntare tutto quanto serve per realizzarlo: materie prime, confezioni, etichette, imballaggi secondari, materiale illustrativo… e questo è il processo per tutti gli articoli che inserisci nella proposta. Quindi le Applicazioni definiscono il cosa fai, le Azioni il come-fai-cosa e chi governa questo processo. A tal proposito,
Webinar gratuito: I 3 argomenti strategici da conoscere assolutamente per proporre sul mercato prodotti “d’origine”
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Vogliamo prendere sul serio il consumatore?
Vogliamo prendere sul serio il consumatore? Vogliamo mettere veramente lui al primo posto, al centro della nostra attività? Sappiamo esattamente quale esperienza affronterà scegliendo noi? Che cosa si aspetta all’atto dell’acquisto o nel momento in cui fruisce di uno specifico servizio? Siamo sicuri che le performance del nostro prodotto o servizio siano all’altezza delle sue aspettative? Ancora oggi vediamo che molte aziende – pubbliche e private, associazioni, enti – non conoscono in modo completo le dimensioni esperienziali del consumo o dell’uso di un servizio. Che invece sono aspetti che interessano al consumatore, all’utente, al cittadino. Che sono importanti, anzi fondamentali, per facilitare il percorso di fidelizzazione e per contraddistinguersi dai concorrenti. La Customer Satisfaction si arricchisce in Customer Experience per meglio trasmettere informazioni, valore e qualità del servizio, o, meglio ancora, per dare avvio ad esperienze irresistibili! [cherry_row type=”full-width” bg_type=”none” bg_position=”center” bg_repeat=”no-repeat” bg_attachment=”scroll” bg_size=”auto” parallax_speed=”1.5″ parallax_invert=”no” min_height=”300″ speed=”1.5″ invert=”no”] [cherry_col size_md=”12″ size_xs=”none” size_sm=”none” size_lg=”none” offset_xs=”none” offset_sm=”none” offset_md=”none” offset_lg=”none” pull_xs=”none” pull_sm=”none” pull_md=”none” pull_lg=”none” push_xs=”none” push_sm=”none” push_md=”none” push_lg=”none” collapse=”no” bg_type=”none” bg_position=”center” bg_repeat=”no-repeat” bg_attachment=”scroll” bg_size=”auto”] [cherry_spacer size=”20″ size_sm=”20″ size_xs=”20″] [/cherry_col] [/cherry_row] [cherry_row type=”full-width” bg_type=”none” bg_position=”center” bg_repeat=”no-repeat” bg_attachment=”scroll” bg_size=”auto” parallax_speed=”1.5″ parallax_invert=”no” min_height=”300″ speed=”1.5″ invert=”no”] [cherry_col size_md=”12″ size_xs=”none” size_sm=”none” size_lg=”none” offset_xs=”none” offset_sm=”none” offset_md=”none” offset_lg=”none” pull_xs=”none” pull_sm=”none” pull_md=”none” pull_lg=”none” push_xs=”none” push_sm=”none” push_md=”none” push_lg=”none” collapse=”no” bg_type=”none” bg_position=”center” bg_repeat=”no-repeat” bg_attachment=”scroll” bg_size=”auto”] [mp_service_box layout=”centered” icon_type=”font” icon=”fa fa-info-circle” icon_size=”normal” icon_custom_size=”26″ icon_color=”custom” icon_custom_color=”rgb(205, 0, 57)” image_size=”thumbnail” image_custom_size=”50×50″ big_image_height=”150″ icon_background_type=”none” icon_background_size=”1.5″ icon_background_color=”#000000″ icon_margin_left=”0″ icon_margin_right=”0″ icon_margin_top=”0″ icon_margin_bottom=”0″ icon_effect=”none” heading=”Vuoi maggiori informazioni?” heading_tag=”h3″ button_show=”true” button_text=”Contattaci” button_link=”mailto:info@m2i-srl.it” button_color=”custom” button_custom_bg_color=”rgb(205, 0, 57)” button_custom_text_color=”rgb(255, 255, 255)” button_align=”center”] [/mp_service_box] [/cherry_col] [/cherry_row]
Customer service: non solo problem solving!
Customer Service, non solo problem solving Fare customer service significa gestire a valore aggiunto la relazione con il cliente. Il customer service propositivo è il risultato di un’impostazione mentale che permea tutta l’azienda. E’ un’attitudine globale, non un ufficio o un reparto. Proprio per questo richiede un approccio strategico: valori, obiettivi, regole, azioni, controllo. Per capire se stai operando in logica di customer service basta rispondere a due domande di autocontrollo: Quali sono le determinanti del valore verso l’utente per la mia impresa? Quante di quelle determinanti sono gestite con pieno orientamento all’utente? Se anche solo una di quelle determinanti non è gestita con pieno orientamento all’utente, possiamo sicuramente migliorare il nostro approccio. Però dobbiamo avere ben chiare le fasi del processo di CURA DEL CLIENTE. Non bisogna infatti confondere la cura del cliente ed il relativo servizio al cliente con il Problem Solving. La cura del cliente è una scelta strategica, ed i contenuti del customer service devono necessariamente seguire questi 7 passaggi: Il problem solving, quindi, rappresenta quindi solo una frazione del Customer Service. Ma qual è la situazione attuale? Meno del 5% delle imprese (meno dell’1% nelle PMI) segue correttamente questo processo, secondo la nostra esperienza ed i confronti che effettuiamo costantemente. Eppure siamo nell’epoca della Customer Service Revolution… E la tua azienda, come si comporta?