Scopri l’importanza dell’osservazione dei fenomeni e lo studio ‘on desk’ nel marketing strategico, utilizzando fonti informative variegate per prendere decisioni circostanziate e costruire il vantaggio competitivo
Sempre maggior peso viene dato, in ambito marketing agile, all’osservazione dei fenomeni.
L’osservazione del resto è una tipologia di ascolto: un ascolto effettuato con gli occhi e con la mente, capace di cogliere immediatamente le differenze presenti nelle varie tipologie d’offerta.
Una parte significativa di operatori integrano le evidenze statistiche delle ricerche con l’osservazione sul campo dei macrofenomeni.
Tale approccio è estremamente significativo in particolare nel caso dei servizi gestiti da persone; l’osservazione dei comportamenti di fronte al cliente (con tecniche quali l’osservazione diretta, il mistery shopper e la shopper experience analysis) consente di verificare se lo standard fornito è coerente con la strategia desiderata o meno. Oggi ad esempio, entrando nei punti vendita della grande distribuzione basta osservare, molte volte, per capire dove bisogna intervenire.
LO STUDIO DEL MERCATO “ON DESK”
Riteniamo che grande peso debba essere attribuito all’attività di studio “on desk”.
Oggi le fonti informative per il marketing e la strategia, così come per i singoli mercati, sono molteplici e significative.
È possibile compiere vere e proprie ricerche di mercato utilizzando fonti “pubbliche”.
In primis i grandi operatori delle informazioni di mercato, nei vari settori, forniscono dati di base in genere in maniera gratuita.
I provider di dati generalità offrono comunque numerosi dati di potenziale interesse per il marketing: in primis evidenziamo Eurostat ed Istat, rispettivamente per l’Europa e per l’Italia.
Inoltre gli stessi siti web aziendali, nonché i social media, offrono informazioni variegate che possono concorrere a costruire una piattaforma competitiva. Grazie a tecniche più raffinate si possono costruire simulazioni specifiche su argomenti di interesse per le analisi in corso.
Le organizzazioni internazionali come Banca Mondiale, World Economic Forum, e altri, offrono studi monotematici multidisciplinari molto dettagliati.
Le stesse associazioni di categoria sono attive in tal senso e si possono recuperare e richiedere informazioni specifiche per il settore di riferimento.
Il punto focale è trovare dati di base qualificati, ovviamente, ma spesso e volentieri la fase critica è quella della gestione dell’informazione e del dato di base che è stato reperito.
A questo proposito sono necessarie competenze specialistiche e programmi di elaborazione dati adeguati per poter evolvere ulteriormente lo standard del lavoro di analisi.
Resta però indiscutibile il fatto che, in questa fase storica, si possono avere a disposizione conoscenze utili a prendere decisioni in modalità molto più circostanziata, anche senza dover destinare budget importanti per le attività di ricerca. L’economia della conoscenza porta con sé questi vantaggi.
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